REALIZZAZIONE DELLA PISTA CICLOPEDONALE ORTONA - FRANCAVILLA AL MARE (CH)
Committente
Comune di Ortona (CH)
Luogo
Ortona (CH)
Anno
2015-2017
Team
Ing. Alfeo Ferrara
Arch. Gianluca Buzzelli
Fase
Realizzato
Importo lavori
€ 658.266,96
PROGETTAZIONE PISTA CICLO-PEDONALE ORTONA-FRANCAVILLA AL MARE (CH). VALORIZZAZIONE TURISTICA DELLA PISTA CICLOPEDONALE DEL LITORALE ABRUZZESE. LINEA D'AZIONE 1.3.1.A PAR-FAS ABRUZZO 2007-2013 - COMUNE DI ORTONA (CH).
Il progetto della Pista Ciclopedonale riguarda un tratto costiero del litorale Chietino (Ortonese) di 2,5 Km, che da Via Cervana raggiunge a Nord La Punta dei Ripari di Giobbe. Il progetto intende ridefinire un importante tratto costiero ad oggi abbandonato, riqualificando alcuni punti di particolare valore paesaggistico, (ad esempio la Spiaggetta del Faro); immaginando quindi il percorso non come una linea ma piuttosto come uno spazio allungato che si "dilata" in corrispondenza dei luoghi notevoli che si incontrano durante il tragitto.
Tale infrastruttura sta assumendo sempre piu’ i connotati di un asse infrastrutturale destinato a cambiare gli assetti territoriale e, forse, anche i destini dei luoghi.
Il simbolo di una rinascita culturale e identitaria che porta con se’ la voglia di scoprire luoghi abbandonati e affascinanti allo stesso tempo.
Una domanda collettiva di nuovi luoghi pubblici si cela dietro a al boom di presenze quotidiane, un bisogno da tempo rimasto inespresso, di riscoprire i valori del territorio e le potenzialita’ turistiche dei paesaggi agricoli e marinari che ci appartengono.
Ma dietro a questo fermento nascente ed all’entusiasmo che deriva dalla scoperta di un tesoro nascosto, per anni celato ai nostri occhi, vi e’ un nuovo modo di percepire il territorio che esalta le caratteristiche geografiche di tale area.
La pista Adriatica, al pari di cio’ che aveva fatto l’autostrada A14 nel 1973, rivoluzionerà il modo di vivere e di usare l’intera costa teatina.
Una nuova citta’/paesaggio si va lentamente delineando, di cui ignoravamo l’esistenza o la cui presenza era solo percepita a tratti in frammenti di vita estiva. Ora pero’ sappiamo che esiste un altro territorio e lo possiamo usare, percepire nella sua interezza e valorizzare e salvaguardare affinche’ rimanga inalterato per le prossime generazioni.